La giornata di martedì 30 luglio 2019 ha rappresentato il culmine degli eventi dedicati al settimo centenario della Concattedrale di Larino nella sua forma attuale. Il Vescovo, S.E. mons. Gianfranco De Luca, ha presieduto una solenne celebrazione eucaristica alla presenza di S.E. mons. Gaetano Di Pierro, (vescovo residenziale di Moramanga – Madacascar), del Presbiterio e delle autorità civili e militari del territorio: i sindaci dei Comuni di Larino e Termoli e di tutti i centri della Diocesi e dell’antica Diocesi di Larino di cui facevano parte anche alcuni Comuni della provincia di Foggia, i rappresentanti delle forze dell’ordine e numerosi cittadini. La messa, animata dal coro diocesano diretto dal maestro, Paolo Tarantino, è stata preceduta da un corteo con i gonfaloni dei Comuni che, dalla chiesa di San Francesco, ha raggiunto la Concattedrale dedicata a San Pardo e all’Assunta. Al termine della celebrazione è stata scoperta una lastra marmorea a perenne ricordo dell’avvenimento.
In questa speciale occasione, il Vescovo De Luca, ha consegnato un “mandato” agli amministratori, un “invito a pensare, attraverso il dialogo e il confronto, un Patto per la crescita del territorio oltre i campanilismi e gli interessi di parte e le appartenenze politiche. Un “laboratorio” in cui Chiesa diocesana si fa luogo di questo confronto e di questa elaborazione, loro – gli amministratori – i protagonisti. Si riporta di seguito:
“Le Solenni celebrazioni di questi giorni per il Settimo Centenario dell’inaugurazione della Concattedrale Basilica Pontificia della città di Larino, non sono solo un ricordo nostalgico di un evento glorioso lontano da noi; come accade ogni volta che celebriamo un anniversario, specie se molto lontano nel tempo, noi vogliamo onorare la nostra storia, le nostre radici, le nostre origini, quel passato che ci costituisce e che ci arricchisce ancora.
Possiamo solo immaginare con la fantasia affettuosa quale sia stata l’esperienza dei nostri progenitori nel vedere completato questo Sacro Edificio, non solo cittadini di questa città ma certamente quelli giunti anche dai paesi limitrofi, dell’antica Diocesi di Larino e di altre zone.
Oggi la presenza di tanti rappresentanti dei comuni del Basso Molise ci fa rivivere in qualche modo quell’evento di popolo che accorre numeroso per ammirare il magnifico edificio simbolo della Comunità Cristiana del nostro territorio e della fede dei suoi abitanti. Per questo il mio saluto è sincero, affettuoso, carico di speranza, di fiducia ed è portatore di uno sguardo verso il nostro futuro o se volete anche di un sogno, perché dobbiamo sapere anche sognare/immaginare per edificare.
Come allora, anche oggi, vogliamo sentirci uniti, come una sola famiglia, con gli stessi desideri, lo stesso slancio verso il futuro per le generazioni che verranno. Sappiamo tutti che il nostro territorio è attraversato da numerose criticità che spesso sono motivo di dibattiti accesi non sempre sereni; in questi ultime settimane per esempio abbiamo testimoniato tutti il desiderio del diritto alla salute, con accorati appelli, manifestazioni appassionate per ottenere risposte più adeguate e dignitose specie per le categorie di persone più fragili. Tante volte in questi anni la stessa Diocesi, con il suo impegno e le iniziative sociali messe in campo, ha richiamato l’attenzione sulle problematiche che da anni angustiano le nostre comunità specie le più piccole: urgenze legate alle infrastrutture, al lavoro, all’agricoltura, alle piccole aziende, al mondo giovanile, allo spopolamento, al calo demografico, al lento ma inesorabile abbandono di tanti nostri centri. E abbiamo sempre proposto l’ascolto reciproco, il dialogo, la collaborazione, il coraggio, la cooperazione, come la via da percorrere; continuiamo a indicare questa strada anche per il futuro, senza scoraggiarci.
Questo appello parte da qui, da Larino, come per secoli è accaduto. Larino è stata centro di riferimento per una vasta area della nostra Regione; i piccoli comuni del circondario hanno sempre guardato a Larino come punto di riferimento per tanti servizi, per lo sviluppo sociale ed economico, oltre che centro della vita dell’antica Diocesi. Oggi è ancora possibile tutto questo?
Siamo convinti che è ancora possibile, se insieme ci impegniamo a costruire la nostra Casa, come hanno fatto gli artisti, e tutte le maestranze che per anni hanno lavorato a questo Edificio per consegnarlo a noi, che per loro eravamo le ‘future generazioni’. Tanti di loro probabilmente non ne hanno goduto, ma hanno lavorato per noi.
Così noi oggi, dobbiamo edificare il futuro della Casa del nostro Territorio per quelli che verranno dopo di noi. Ogni scelta, ogni decisione deve avere come criterio e prospettiva il futuro del nostro territorio; non accontentiamoci di vivere nel e del presente, né tanto meno possiamo continuare a stigmatizzare colpe e responsabilità passate. Un nuovo giorno ci attende, fatto certamente di luce, vita e calore per tutti.
Consegno idealmente questo mandato a tutti voi, rappresentanti delle istituzioni locali, perché si rinnovi quella stessa coscienza dei vostri antenati. È come un nuovo patto che viene sancito tra noi in questo Sacro Luogo, un patto di cui si fa garante il Testimone della nostra Fede, il Signore Gesù che celebriamo Presente tra noi, insieme con i nostri Santi Patroni che qui veneriamo da secoli.
Rinnovo infine il mio grazie sincero a tutti voi che accogliendo il nostro invito hanno desiderato essere qui presenti, per onorare il nostro Sacro Edificio”.
Gli eventi dedicati al Settimo centenario della Concattedrale, coordinati dal Cav. Giuseppe Mammarella, responsabile dell’Archivio storico diocesano e della biblioteca, e organizzati in collaborazione con il Comune di Larino, si concluderanno nella giornata di oggi – 31 luglio 2019; dalle 17, nell’atrio dell’episcopio in Piazza Duomo, Poste Italiane effettuerà un servizio di annullo filatelico speciale; alle 19 Santa messa celebrata da mons. Domenico Umberto D’Ambrosio, Arcivescovo Emerito di Lecce, già Vescovo di Termoli-Larino, animato dal Coro “Don Luigi Marcangione”; alle 21.30, Chiesa di San Francesco, Orchestra Mandolinistica “Pietro Mascagni” Onlus, diretta dal Maestro Antonio Di Lauro, con la voce soprano di Laura Di Rito. Sarà possibile visitare anche la mostra documentaria allestita dall’Archivio storico in un’ala dell’episcopio.