Dopo una settimana di preghiera per le vocazioni sacerdotali e religiose svolta in molte parrocchie della Diocesi di Trivento, finalmente sabato pomeriggio il diacono Paolo Rossi riceverà l’ordinazione presbiterale dalle mani del Vescovo diocesano mons. Claudio Palumbo. Collegandosi con TLT Molise si può seguire l’intera cerimonia in diretta
La decisione di un giovane di dedicare la propria vita al sacerdozio rappresenta un evento ormai sempre più raro. E’ però proprio questa la strada intrapresa da don Paolo Rossi a cui l’intera comunità parrocchiale potrà dimostrare il proprio affetto partecipando “in massa” alla prima Santa Messa celebrata dal giovane il giorno dopo presso il Santuario di Canneto, visto che solo una piccola delegazione di parrocchiani potrà presenziare al rito di ordinazione presso la Cattedrale di Trivento.
E così il nostro clero diocesano si arricchirà di una nuova e validissima persona: don Palo Rossi proviene da una famiglia impegnata seriamente nel Cammino Neocatecumenale e si è preparato al grande evento durante anni di studi severi, presso il Seminario Teologico di Chieti, e notevoli esperienze pastorali presso varie comunità parrocchiali, non ultima quella di Sant’Angelo del Pesco.
Quanto bene don Paolo ha ricevuto dal suo paese, dalla sua gente, dalla sua famiglia, dai suoi parenti, dalla sua comunità di Montefalcone nel Sannio? Lì ha trovato un clima di fede e di comunione fraterna che è stato come il terreno adatto perché il seme di vocazione che il Signore ha posto nel suo cuore potesse germogliare in una pianticella, che, poi, curata dall’opera preziosa, intelligente e delicata del Seminario, è diventata un grande albero che da ora in poi deve incomincia a dare i suoi frutti maturi per il bene di tutti. Egli ha ricevuto tanto dalle comunità dove ha fatto esperienze pastorali in questi anni, ha ricevuto tanto dai suoi amici, dai ragazzi e dai giovani dei diversi oratori che ha frequentato, anche dagli ammalati che hanno pregato per lui e offerto per lui le loro sofferenze, da tante religiose e consacrati che hanno pregato per la sua perseveranza.
È vero, noi sacerdoti siamo al servizio della comunità, ma prima di tutto abbiamo ricevuto tanti servizi dalla comunità stessa. Quanti servizi continuiamo a ricever dal popolo di Dio, quanti esempi buoni, di fede autentica, di speranza serena, magari pur sofferta, e di carità concreta, a volte anche eroica. Il Popolo di Dio è la casa a cui il sacerdote è inviato. Don Remo, siamo inviati al Popolo di Dio per aiutarlo ad essere comunità in cui tutti possano vivere la loro specifica vocazione, nella valorizzazione e stima dei doni che ciascuno ha ricevuto”.
In tutta la Diocesi i fedeli e i presbiteri hanno pregato e pregano per lui e gli augurano che il Signore illumini il suo cammino sacerdotale e gli dia la giusta forza per affrontarlo degnamente!
Sinceramente auguriamo a don Paolo di essere quel prete giusto che tutti i giovani desiderano! Sì, vero “servo per amore, sacerdote dell’umanità”… che possa seguire le orme di Gesù con passione e fede e far innamorare di Cristo quanti lo seguiranno..
Noi sacerdoti più anziani siamo felici ed orgogliosi, in questo momento in cui finalmente don Paolo incorona il suo sogno vocazionale. Si tratta di una bella scelta coraggiosa, un esempio luminoso per tutti e una risposta adeguata alla ricerca dell’infinito insita in ogni uomo. Questa ordinazione unirà la nostra comunità per qualcosa di più importante e profondo dei festeggiamenti esteriori e a don Paolo auguriamo di essere un buon pastore, di saper stare in mezzo al popolo mettendosi a servizio di tutti come suggeritore, consolatore, padre, fratello e amico. Con l’aiuto e la protezione della Beata Vergine venerata in Canneto e dei Santi Patroni Nazario, Celso e Vittore, don Paolo imparerà, nel momento che saprà accogliere con dolcezza quanti lo avvicinano di corsa e con entusiasmo, ma anche chi è dubbioso, .a riconoscere di avere bisogno anche lui degli altri, continuando a essere un uomo che ha fiducia nel prossimo, nel futuro e nel rispetto delle reciproche differenze.
Carissimo don Paolo, con questa ordinazione, sarai consacrato e configurato a Cristo, sommo ed eterno sacerdote. A Lui tu generosamente hai consegnato la tua vita. Egli ha preso possesso di te, perché la tua vita sia trasparenza di Lui: le tue parole diventino le Sue, i tuoi gesti diventino i Suoi, il tuo cuore rifletta e ripresenti il Suo.…
Caro don Paolo, porta il tuo amore per Gesù e per il suo Vangelo con gioia, umiltà e fiducia: siamo sicuri che il Signore ti renderà sempre più strumento efficace della sua pace e del suo amore.
E… buon cammino pastorale!