Con il saluto introduttivo del pastore della diocesi, mons. Giancarlo Bregantini, che non ha voluto far mancare la sua preziosa presenza, si è tenuta presso la chiesa di S. Antonio da Padova del capoluogo regionale, a metà di questo mese di settembre. la celebrazione eucaristica e Professione temporanea di tre giovani frati minori della Provincia di S. Michele Arcangelo di Puglia e Molise.
Fra Pasquale Armante, fra Nicola Fiore e fra Francesco Maddalena, dopo il bel regalo ricevuto dal vescovo con la benedizione iniziale, con parole attinenti e precise come solo Bregantini sa fare, si sono completamente compenetrati nella suggestiva e festosa celebrazione, presieduta dal brillante padre provinciale , Alessandro Mastromatteo, alla presenza di un nutrito stuolo di figli di s. Francesco e alcune suore francescane, unitamente ai familiari, parenti, amici e conoscenti che hanno riempito il luogo di culto di piazzale Catucci, affidato da poco alle cure di padre Giovanni Dicosola, in qualità di parroco, e di Francesco Frattini, quale vice. Questi ultimi sono stati nominati dal governo provinciale in sostituzione di padre Giancarlo Li Quadri Cassini e padre Antonio D’Orsi. È stato un rito molto sentito e partecipato per tre ragazzi che solo l’anno scorso hanno ricevuto il saio, il tradizionale abito che il poverello di Assisi ha “confezionato” per i suoi figli. Effettuate la Promessa, ha esordito il celebrante, nella giornata della ricorrenza della esaltazione della santa Croce. La Croce, ha detto “è un cammino d’amore”. Quello stesso cammino d’amore che i tre giovani, appunto, hanno deciso di intraprendere nel momento in cui si sono dichiarati disposti a seguire il Signore.
Sono due pugliesi e un molisano: fra Pasquale Armante è originario di Fasano, fra Nicola Fiore di Valenzano e fra Francesco Maddalena di Macchia Valfortore.
“Questo voglio, questo chiedo, questo bramo di fare con tutto il cuore”, è lo “slogan” scelto dai tre e fatto imprimere sui “santini” che hanno fatto distribuire all’intera assemblea, che ha seguito il rito con particolare attenzione, non facendo mancare il proprio apprezzamento e incoraggiamento, con lunghi, sentiti e ripetuti applausi.
“Chiediamo la misericordia del Signore e la grazia per servirlo più fedelmente nella fraternità dell’Ordine dei Frati Minori” hanno affermato Pasquale, Nicola e Francesco, visibilmente commossi al cospetto di una cerimonia che li proietta tra le braccia di Colui che tutto può, confortati dal ministro provinciale, padre Alessandro, che li ha incitati senza tentennamenti “voi avete scelto Cristo come assoluto della vostra esistenza”.
La Puglia è una terra più fertile dal punto di vista delle vocazioni, il Molise un po’ meno, come ha tenuto a evidenziare anche il vescovo, mons. Bregantini, in apertura, sottolineando come da tanto tempo il nostro territorio non “partoriva” una vocazione. In effetti, per quel che concerne i frati minori della provincia S. Michele Arcangelo di Puglia e Molise, occorre andare parecchio indietro per trovare un consacrato al Signore. È stato fra Antonio Lembo, componente dell’attuale governo, originario di Gambatesa, l’ultimo a rispondere presente alla chiamata religiosa.
Fra Francesco Maddalena, 22 anni, diplomatosi al liceo scientifico di Campobasso, appartiene ad una famiglia che in tali termini di dedizione e servizio al Signore ha già dato in passato. Tra l’altro alla celebrazione di Campobasso ha partecipato anche un suo parente, fra Raffaele Maddalena, frate minore cappuccino, in servizio a San Marco la Catola, dopo tanti anni spesi in qualità di missionario nei Paesi africani.
Fra Francesco, come gli altri due giovani di Fasano e Valenzano, è stato amorevolmente assistito dal papà Nicola, dalla mamma Monica Camarchioli e dal fratello Salvatore.
Ai neo-professi è stata consegnata dal ministro provinciale la Regola dell’Ordine, libro della vita, compendio del Vangelo, via della perfezione, chiave del paradiso, patto di eterna alleanza, perché, osservandola, possano giungere alla perfetta carità.
Un sostanzioso buffet ha suggellato una serata di intensa spiritualità ed ha consegnato nelle mani di Dio tre ragazzi che saranno suoi strumenti nell’opera di evangelizzazione, sotto lo sguardo immancabile del padre serafico.
Michele D’Alessandro