LA FESTA TRA IERI E OGGI
La festa della Madonna della Libera a Cercemaggiore, protettrice della Valle del Tammaro, ricorre il 2 luglio di ogni anno; anche se non è presente nel messale romano, è molto sentita dalla popolazione. La sua storia riporta alla mente quella di Benevento, quando Maria Santissima apparve il 2 luglio dell’anno 633, con la croce impressa sul palmo della mano e sul collo, e liberò la città dall’assedio dell’imperatore bizantino Costante II.
Il popolo che ha sempre riconosciuto in Maria la madre del Salvatore, co-redentrice, istituì questo ricordo dando a Maria il titolo della Madonna della Libera, celebrandola nella liturgia, nell’arte e nella vita.
Una statua della Madonna della Libera fu trovata a Cercemaggiore nel 1412. Nel luogo del suo ritrovamento si avverò il primo miracolo, perché l’acqua di una fonte che zampillava dal terreno liberava in modo prodigioso da ogni male coloro che se ne bagnavano. Nello stesso luogo fu eretto un santuario intitolato a Maria Santissima della Libera, che in seguito divenne un grande convento custodito allora dai domenicani, invece oggi dalla parrocchia, dal comune e dalla comunità di Maria Stella dell’evangelizzazione. Quest’anno, alla festa, hanno partecipato in migliaia con devozione e preghiere.
Una settimana prima della grande festa, la Madonna è stata portata in Parrocchia, nella chiesa di S. Rocco, per essere venerata dal popolo con la recita dei rosari, le messe solenni e l’adorazione al Santissimo. La statua, dopo tre giorni, è stata riportata al santuario con una processione di fiaccole percorrendo la strada principale cantando e pregando.
Il 2 Luglio è stato, come sempre, il giorno per eccellenza per onorare la Madonna della Libera. Dopo la messa vespertina, presieduta dall’arcivescovo Monsignor Giancarlo Bregantini, una processione affascinante ha percorso più di un chilometro di strada tra case e natura con la partecipazione del parroco, dei membri del convento, dei presbiteri, dei religiosi e religiose, dei sindaci dei paesi della Valle del Tammaro, delle autorità civili e militari con i loro gonfaloni… e dei tantissimi fedeli, alcuni venuti pure da lontano. Tutti hanno seguito con devozione la Madonna portata a spalla da donne vestite con i costumi tradizionali e tipici della zona. La processione è stata animata dalla banda musicale, dai cori, dai gruppi tradizionali, dalle organizzazioni… e tutti, con un’armonia commovente, hanno venerato Maria.
La processione si è conclusa nella piazza del Santuario con la recita della Supplica alla Beata Vergine della Libera e con la benedizione conferita da tutti i presbiteri e diaconi presenti.
I fuochi d’artificio hanno suscitato calorosi applausi e hanno fatto elevare gli occhi verso il cielo, pregando in un modo particolare.
La gente poi ha continuato la festa visitando la fiera e le presentazioni di canto e di arte, mangiando e bevendo, in onore di Maria, le deliziose specialità della tradizione.
MESSAGGIO DELLA FESTA:
MADONNA DELLA LIBERA, LIBERACI DALLE GUERRE E DA OGNI MALE!
“Madonna Della Libera, liberaci dalle guerre e da ogni male!” Questo il messaggio lanciato dall’Arcivescovo Bregantini e da Cercemaggiore, in unione con tutti i presenti che sono venuti a salutare Maria e a chiedere benedizione, pace, luce e liberazione. La sua omelia è stata un messaggio di concordia e di speranza sotto un bel sole e nel profumo naturale dei fiori di tiglio.
Maria può liberaci dalla paura, dalla guerra e dal male, perché ha capito la libertà nella Verità di Dio, perché ha posto nella scala dei valori la Verità prima della libertà, perché ha conosciuto la Verità che ci rende liberi e ha vissuto la libertà che ci permette di collaborare, con la grazia di Dio, al suo progetto di salvezza e di liberazione.
Il “fiat” liberatore di Maria è la totale consegna di sé, come serva per adempiere la volontà divina, come libera collaboratrice di un Dio che non costringe, ma offre e cerca complicità nell’uomo, nell’umanità, per portare avanti la storia della salvezza. Maria è appunto questa umanità complice di Dio. Perciò, nessun può mettere in discussione la sua missione salvifica – liberatrice. Per capire questa missione è necessario capire l’incarnazione redentrice del suo figlio, la sua morte liberatrice e la sua risurrezione salvatrice. Papa Giovanni Paolo II riafferma la convinzione del Vaticano II che: “la sua cooperazione con l’unica mediazione di Cristo è evidente”. Con la sua femminilità e la sua cooperazione attiva e responsabile alla salvezza (LG 56), Maria svolge una funzione storico-salvifica in quanto donna (essere umano) e in quanto persona che si apre a Dio con libertà e gratuità.
Il suo “Magnificat” rivela, in uno sguardo di fede, tutta la storia del suo popolo e la propria come storia di salvezza. Nel “Fiat” e nel “Magnificat”, la piena di grazia diventa la piena di libertà perché ha aderito alla Verità. Così, il suo atteggiamento diventa un orientamento del nostro cammino di rinnovamento spirituale che conduce alla piena verità di Cristo. Per realizzare la salvezza, la pace e la liberazione dal male e dalle guerre, tocca all’umanità rispondere, come Maria, alla volontà di Dio.
IN OGNI ANGOLO, CERCEMAGGIORE CI INVITA A BENEDIRE MARIA
Dalla valle fino alla montagna, il nostro paese è mariano. Dalla chiesa di Maria della Libera, passando per tutte le contrade e le loro cappelle mariane, si sale alla chiesa madre di Santa Maria della Croce, per capire che non c’è liberazione senza la croce, per arrivare infine, al punto più alto del paese e di tutta la provincia, alla chiesa di S. Maria a Monte, l’Assunta, dove si contempla la liberazione nell’assunzione al cielo, dove la libertà trova il suo pieno compimento nella verità di Dio Amore.
Se sei venuto alla festa senza entrare a dare un saluto a Maria della Libera, vuol dire semplicemente che sei ancora schiavo della materialità e di una libertà ingannatrice e non vera. Ora, alzati e cammina verso una chiesa dove ti aspetta la Verità che libera: Gesù Cristo! Confessati, prendi la comunione e vedrai quanta libertà troverai nella Verità! Santa festa, a tutti voi cari lettori. Che la Madonna della Libera vi renda liberi e pieni di pace e di luce!
Padre Abdo RAAD