UN INTERESSANTE INCONTRO SULLA VITA DI SAN PIETRO APOSTOLO

ARTE E MUSICA PER ONORARE SAN PIETRO

Un programma ricco di eventi ha allietato la festa di san Pietro celebrata nell’omonima chiesa di Campobasso. I lavori sono iniziati il 17 giugno, giorno in cui è stata organizzata la 1a mostra di pittura e un interessante incontro sulla vita di san Pietro apostolo. Relatore è stato don Francesco Labarile, appartenente alla comunità «La Casa», responsabile dell’Ufficio pastorale giovanile della diocesi, nonché vice cappellano del carcere di Campobasso. La lezione del sacerdote è stata molto apprezzata dagli uditori, che hanno seguito con attenzione. Don Francesco ha illustrato la vita di Pietro, figura cardine nella vita di Gesù e uomo che ha sempre operato con spirito di alleanza e in comunione con gli altri discepoli. Nelle scritture egli è in compagnia di Andrea, Giacomo e Giovanni, discepoli e pescatori come lui. Questo deve insegnare agli uomini quanto sia importante operare insieme e uniti all’interno di una comunità parrocchiale, perché soltanto in questo modo è possibile crescere e produrre buoni risultati. Don Francesco riporta tanti episodi della Scrittura, uno dei quali è quello in cui Gesù manda Pietro e Giovanni a preparare il banchetto per l’Ultima Cena. Egli sceglie il discepolo amato (Giovanni) e il discepolo capo, il responsabile (Pietro), colui che cerca di addomesticare Gesù, quando gli chiede quante volte deve perdonare il prossimo. E Gesù gli risponde che bisogna perdonare SEMPRE. Ancora Pietro domanda cosa avranno in cambio coloro che, come lui, hanno lasciato tutto e hanno scelto di seguire il Messia.

Gesù gli risponde che avranno 100 volte tanto. Sono tutti segni che dimostrano la vicinanza di Gesù agli uomini buoni che seguono la retta via con fede e riconoscenza.

L’estemporanea di pittura

Per la prima volta la parrocchia ha organizzato una mostra di pittura che aveva come tema la vita di san Pietro. L’evento ha riscosso grande successo e ha visto la partecipazione di molti iscritti, alcuni provenienti dalla regione Campania. Prima classificata è stata Gabriella Tomarro, che ha realizzato un quadro sul pentimento di san Pietro. Il secondo classificato è stato Italo Esposito, un signore che dipinge da oltre 10 anni per hobby e che ha trovato nella pittura un modo per rasserenarsi. Egli ha rappresentato la scena del miracolo di Pietro che guarisce lo storpio nel tempio, “in nome di Gesù Nazareno”. Il terzo posto è stato assegnato a Maria Lucia D’Amico, che ha raffigurato il volto di Pietro che sovrasta quello di Gesù, a rappresentare la chiamata di Cristo ai suoi discepoli: “Seguitemi, vi farò pescatori di uomini”. Alla mostra hanno partecipato anche Franco Rossi, Carlo Ruggieri, Antonio Mazziale e tanti altri artisti, di tutte le età.

Il concerto testimonianza

Un evento che certamente ha suscitato tanta emozione è stato il concerto della cantautrice bolognese Debora Vezzani. Un’idea che è stata messa in atto da Michele Presutti, un ragazzo molto attivo in parrocchia, che ha seguito il concerto della cantante a Frosolone (CB) nel novembre 2023. È rimasto davvero colpito dalle capacità canore, oltre che dalla spontaneità della donna e ha voluto che allietasse anche la festa di san Pietro. Debora ha avuto un’infanzia burrascosa: abbandonata dalla madre naturale, orfana a sua volta, viene adottata da una coppia che si è poi separata, lasciando Debora nella solitudine più profonda. Conosce un ragazzo più grande di lei e con questi va a convivere. Nonostante egli non sia credente, acconsente a sposarla, ma il matrimonio si rivela un disastro e i due si separano. Debora si sente frustrata, una fallita e sfoga la sua rabbia nell’alcol. Un giorno, una cara amica le chiede di musicare il Salmo 139 in occasione del suo matrimonio. Leggendone i versi, la cantautrice trova una frase che l’ha letteralmente scioccata: “Sei tu che mi hai creato e mi hai tessuto nel seno di mia madre”. La donna si sofferma sulla parola madre e le tornano in mente tutte le disgrazie che le erano accadute in passato. Ma poi lo sguardo e la mente si concentrano sul temine “tu” e Debora resta folgorata, come san Paolo sulla via di Damasco. Comprende che è ella stessa a essere al centro dell’attenzione di Dio. Che Lui è presente sempre, Lui la guida in ogni azione, lei ha avuto la capacità di mettersi in sintonia con Lui, di ascoltarlo. Da allora Debora si è impegnata nel suo mestiere di musicista e ha composto diversi brani cristiani, tra cui “L’amore vincerà” cantato da suor Cristina e uscito in tutto il mondo.

Nel 2009 sono usciti due singoli: Venticinque, presentato a Sanremolab, e Adesso tocca a me, presentato nel tour di Radio Bruno e al Festivalshow 2010. Anche nella vita privata, Debora ha trovato un equilibrio: ha sposato Yuri e con lui sta lavorando a diversi progetti. Insieme hanno creato una comunità dove si riuniscono famiglie, persone di ogni età, laici e religiosi, con lo scopo di fare un percorso di fede, alimentandosi a vicenda con l’amore e la speranza, in un mondo ormai dominato principalmente da odio, cattiveria, guerre. Debora ha scoperto la fede in maniera del tutto casuale e la musica ha contribuito a rafforzare il suo legame con Dio e Maria.

Lei ammette che cantare è il suo modo di pregare e di donare il suo amore agli altri.

Il concerto è durato quasi due ore: le sue canzoni, accompagnate dalla chitarra e intervallate dalla sua testimonianza di vita, hanno coinvolto il pubblico della chiesa di san Pietro, facendo trascorrere ai fedeli una serata intensa, che è culminata con l’adorazione eucaristica.

La festa è proseguita con la santa messa del 29 officiata da don Francesco Labarile e animata dal coro Gaudete della parrocchia e dal coro san Pio X, proveniente da L’Aquila. Per la processione, il viale è stato allestito con una bellissima infiorata. Le varie associazioni, tra cui “Perfetta Letizia” e “Amici di san Pietro”, si sono impegnate per realizzare un mosaico con i sassolini e due frasi riprese dagli Atti degli Apostoli: “Non possiedo né argento, né oro. Ma quello che ho, te lo do”. E poi “Nel nome di Gesù Cristo il Nazareno, alzati e cammina”. Sono stati predisposti diversi pannelli sui quali sono state attaccate lettere create con chicchi di caffè.

La processione è stata accompagnata dalle musiche del complesso bandistico “I Musici di Campolieto” e alla fine un momento di convivialità con la distribuzione di panini e bevande. Il parroco padre Florin Gheorghita ha ringraziato tutti coloro che si sono prodigati, a vario titolo, per la buona riuscita della festa, ribadendo che l’unione e la collaborazione sono fondamentali per la realizzazione di progetti di inclusione e di fratellanza nella parrocchia e nella comunità.

Mariarosaria Di Renzo