Il 29 giugno 2024, il Vaticano è stato il palcoscenico di una cerimonia di grande significato religioso: la consegna del Pallio agli arcivescovi nominati nell’ultimo anno. Questo evento, che si tiene annualmente nella Solennità dei Santi Pietro e Paolo, ha visto la partecipazione di numerosi fedeli e dignitari ecclesiastici. La cerimonia si è svolta nella Basilica di San Pietro, luogo simbolo della cristianità e cuore pulsante della Chiesa Cattolica.
Il Pallio è un simbolo di autorità e comunione con il Papa, indossato dagli arcivescovi metropoliti come segno del loro ruolo pastorale e della loro unità con il Vescovo di Roma; realizzato in lana bianca, il Pallio rappresenta anche l’impegno dell’arcivescovo a prendersi cura del suo gregge, come un buon pastore. La funzione è stata presieduta da Papa Francesco, che ha accolto con calore i nuovi 42 arcivescovi metropoliti nominati nell’ultimo anno, provenienti da ogni parte del mondo.
Il Pontefice, durante l’omelia, ha ricordato l’importanza del servizio pastorale, invitando gli arcivescovi a essere pastori zelanti e guide spirituali per le loro comunità; ha sottolineato che il Pallio è un segno di vicinanza al popolo e di impegno a seguire l’esempio di San Pietro e San Paolo, i due grandi apostoli celebrati in quel giorno.
Il Papa costruisce la sua omelia sull’immagine della “porta”: “il Giubileo, sarà un tempo di grazia nel quale apriremo la Porta Santa, perché tutti possano varcare la soglia di quel santuario vivente che è Gesù e, in Lui, vivere l’esperienza dell’amore di Dio che rinvigorisce la speranza e rinnova la gioia” e “anche nella storia di Pietro e Paolo ci sono porte che si aprono”; la speranza: che i pastori “aprono le porte del Vangelo e che, con il loro ministero, contribuiscono a costruire una Chiesa e una società dalle porte aperte”.
Il momento culminante della cerimonia è stato quando Papa Francesco ha imposto il Pallio su ciascun arcivescovo, accompagnato da preghiere e canti liturgici; questo gesto solenne è stato accolto con grande emozione sia dagli arcivescovi che dai fedeli presenti.
La celebrazione ha visto anche la partecipazione dell’Arcivescovo Biagio Colaianni, pastore della Diocesi di Campobasso – Bojano, nominato appunto nell’ultimo anno e che con grande emozione ha vissuto questo momento caratterizzante per il ministero che ha ricevuto.
Questo evento annuale non solo rafforza i legami tra il Papa e gli arcivescovi metropoliti, ma rinnova anche il senso di unità e missione della Chiesa Cattolica. La consegna del Pallio rappresenta un richiamo alla fedeltà, alla dedizione e alla responsabilità pastorale, valori che sono al cuore del ministero episcopale.
In un mondo in continuo cambiamento, la cerimonia del 29 giugno ha riaffermato il ruolo della Chiesa come guida spirituale e morale, impegnata a servire il popolo di Dio con amore e dedizione.
La consegna del Pallio ai nuovi arcivescovi è stata un momento di gioia e riflessione, un segno tangibile della continuità e della vitalità della Chiesa nella sua missione evangelica.
Valentina Capra