BORGHI MOLISANI

AGNONE: IL BORGO DELLE CAMPANE E DEL FUOCO

Il luogo dove vi condurrò questo mese è conosciuto anche come il “borgo delle campane e del fuoco”. Le campane, con il loro suono che attraversa il tempo e il fuoco, simbolo di creazione e trasformazione continuano a essere il cuore pulsante di una comunità che ha saputo mantenere viva una tradizione secolare.

Agnone, incastonato su una collina a 830 m sul livello del mare è completamente circondato da boschi e vallate verdeggianti. E’ un borgo che affonda le sue radici in secoli di storia e tradizione ed è un luogo dove la maestria artigiana, la cultura popolare e il legame profondo con le proprie radici si intrecciano in un affascinante racconto di arte e vita quotidiana. Qui, il suono delle campane e il calore del fuoco sono molto più che simboli: rappresentano l’essenza stessa della comunità e la forza che da sempre anima il paese.

Agnone è famosa in tutto il mondo per la lunga tradizione nella fabbricazione delle campane, una tradizione che affonda le radici nel Medioevo. La campana, simbolo di fede e comunicazione, è sempre stata al centro della vita di questo borgo.  La prestigiosa fonderia pontificia Marinelli, fondata nel 1339, è sinonimo di maestria nella fusione del bronzo e nella creazione di campane dal suono unico. Ogni campana che esce da questa fonderia è un’opera d’arte che racchiude in sé il lavoro di artigiani esperti, che scelgono con cura le leghe di bronzo e l’orientamento perfetto delle fessure per ottenere un suono ineguagliabile. Nel 1924 il Papa Pio X conferì alla famiglia Marinelli l’onore di avvalersi dello Stemma Pontificio, perché potessero rappresentarlo nel volto delle campane.

La fonderia Marinelli sarà protagonista del prossimo Giubileo del 2025, perché per tale occasione è stata creata una campana dedicata a questo importante avvenimento della Chiesa che sarà consegnata a Papa Francesco.

L’arte campanaria è stata riconosciuta dall’UNESCO come Patrimonio immateriale dell’umanità, perché le campane rappresentano un simbolo di unione e il cuore pulsante di una comunità. Ogni campana ha una storia da raccontare: alcune raccontano di eventi storici significativi, altre di momenti di gioia e di dolore condivisi dalla collettività.

Questo riconoscimento rappresenta un’ulteriore celebrazione della prestigiosa attività per la storica fonderia Marinelli.

Non solo il lavoro del metallo, ma anche il fuoco è un elemento simbolico e centrale per questo borgo. Il fuoco, infatti, è ciò che anima la fucina e trasforma la materia prima in campana. Ma il fuoco rappresenta anche un simbolo di vita e di comunità. Ogni anno Agnone celebra il fuoco con la “Ndocciata”: si tratta di una lunga processione di fiamme, che si snoda lungo il corso principale della cittadina.

I gruppi delle cinque contrade del paese portano le n’docce (torce di abete bianco) che in alcuni casi assumono la forma di un grande ventaglio. Al termine del corteo, le n’docce vanno ad alimentare un grande fuoco chiamato “Falò della Fratellanza”.

La sfilata, che è allo stesso tempo spettacolare ed emozionante, è stata riproposta anche in altre occasioni ed in altre città come, per esempio, in Piazza San Pietro nel 1996 in occasione del cinquantesimo anniversario di sacerdozio di Papa Giovanni Paolo II.

Ogni anno il secondo sabato di dicembre e la vigilia di Natale il fuoco e il suo simbolismo continuano a rappresentare la forza della tradizione e la passione che anima la comunità.

Agnone non è solo un luogo dove il passato è ancora vivo nelle tradizioni e nei mestieri, ma è anche un borgo che accoglie con calore i visitatori. Da qualche anno è entrato a far parte della rete dei Borghi Arancioni ideata dal Touring Club italiano, cioè fa parte di quelle piccole località che godono di un patrimonio storico, culturale e ambientale di pregio e sanno offrire al turista un’accoglienza di qualità. Le stradine acciottolate, i palazzi in pietra e le antiche chiese raccontano la storia di un paese che ha saputo mantenere intatti i suoi legami con la tradizione, pur guardando al futuro.

Delle numerose chiese presenti sul territorio segnalo la chiesa di san Marco Evangelista edificata nel 1144 nella zona più alta del centro su uno sperone roccioso di fianco al belvedere. La facciata è in stile romanico molto semplice, ad essa si collega l’imponente torre campanaria. Al suo interno sono custodite la statua di San Cristinziano, patrono di Agnone e le reliquie della copatrona Santa Teodora.  Inoltre impreziosiscono la chiesa due statue in legno prestigiose: una Madonna col bambino del XIII-XIV sec. e San Nicola dello scultore settecentesco Giovannitti.

Presso un complesso conventuale troviamo la chiesa di San Francesco dichiarata Monumento Nazionale dal lontano 1926, costruita nel 1343 arricchita dai dipinti della scuola del beato Angelico e del molisano Paolo Gamba. La facciata è arricchita da un prezioso portale gotico, sormontato da una grande finestra circolare affiancata da due leoni che sorreggono la cornice.

Adiacente alla chiesa si trova il convento dell’Ordine dei frati minori conventuali con un bellissimo portale di accesso, che immette nel chiostro affrescato da scene della vita di san Francesco, attualmente sede della Biblioteca comunale e della Mostra permanete del libro antico che conserva volumi medioevali rarissimi.

La chiesa di Sant’Emidio del XIV sec. con portale gotico custodisce al suo interno le caratteristiche statue lignee dei 12 apostoli, a grandezza naturale, attribuite alla scuola napoletana del 1650. Confinante con la chiesa troviamo la biblioteca Emidiana, ricca di testi antichi risalenti all’XI secolo.

Oltre al numero elevato di chiese, Agnone è arricchito da vicoli suggestivi, ampi panorami e palazzi storici, tra cui ricordiamo il Palazzo dei conti Minutolo, detto anche Palazzo Nuonno, costruito nel periodo dell’influsso veneziano sul borgo e famoso non solo per la sua bellezza, ma anche per la leggenda di fantasmi che vi aleggia, per via   degli strani fenomeni che si narra avvengano nel suo interno. Al piano terra vi è una bottega orafa di origine veneziana che ancora oggi conserva perfettamente i suoi arredi e i suoi attrezzi.

Tradizioni e gastronomia

Numerose sono le attività e le manifestazioni di carattere culturale. Oltre alla più famosa N’docciata ricordiamo la sfilata di Carnevale con maschere e carri allegorici e il Reading di poesia contemporanea che si svolge nel mese di maggio.

La gastronomia è quella tipica di montagna con la produzione di formaggi, caciocavalli, scamorze, ricotte, stracciata; insaccati come la soppressata, salsiccia di carne o di fegato di maiale. Rinomati sono anche i tartufi e i funghi e il piatto tipico è: le “sagne a tacconi” condite con ragù di agnello.

Tra i dolci menzioniamo le ostie ripiene a base di frutta secca, i mostaccioli, i cellucci ripieni di marmellata e i famosi confetti ricci di Agnone.

Agnone, il borgo delle campane e del fuoco è un luogo che incanta e affascina chiunque abbia voglia di scoprire una parte autentica dell’Italia. Qui, la tradizione delle campane si intreccia con la passione del fuoco, dando vita ad un patrimonio culturale che racconta storie di artigianato, religiosità e comunità. Un borgo che, con il suono delle sue campane e l’energia dei suoi fuochi, continua a brillare come un faro di tradizione e innovazione, sempre capace di rinnovarsi e di accogliere chi cerca la bellezza del passato nel cuore del Molise.

Francesca Valente