Con questa lettera desidero soffermarmi sulla virtù della fortezza, dopo aver considerato la temperanza nella lettera del 2018-2019. Proseguiamo così l’itinerario di riflessione sulle virtù cardinali, prudenza, giustizia, fortezza e temperanza: esse sono gli abiti spirituali che ci dispongono a vivere l’incontro col Dio venuto a noi in Gesù Cristo, accogliendo docilmente l’opera della Sua grazia. In particolare, la fortezza è “la virtù morale che, nelle difficoltà, assicura la fermezza e la costanza nella ricerca del bene. Essa rafforza la decisione di resistere alle tentazioni e di superare gli ostacoli nella vita morale…, rende capaci di vincere la paura, perfino della morte, e di affrontare la prova e le persecuzioni, dà il coraggio di giungere fino alla rinuncia e al sacrificio della propria vita per difendere una giusta causa” (Catechismo della Chiesa Cattolica, 1808). La virtù della fortezza si fonda sulla certezza che il sostegno di chi crede viene dall’alto («Mia forza e mio canto è il Signore»: Sal 118,14), e che il Signore ha vinto le potenze del male e soccorre sempre chi confida in Lui, facendogli vincere ogni buona battaglia e superare ogni possibile prova e tristezza: «Non vi rattristate, perché la gioia del Signore è la vostra forza» (Ne 8,10); «Voi avrete tribolazione nel mondo, ma abbiate fiducia; io ho vinto il mondo» (Gv 16,33)… (vedi allegato)