La triste esperienza del lockdown ci ha insegnato che è possibile sperimentare anche questa modalità a distanza degli Esercizi spirituali dei sacerdoti diocesani che abbiamo gustato sotto la guida di padre Innocenzo Gargano. La fecondità dell’esperienza, nonostante la situazione d’incertezza e sofferenza che stiamo ancora vivendo, è stata apprezzata dai circa 26 partecipanti e il Vescovo Claudio l’ha rimarcata alla chiusura degli esercizi stessi.
Gli Esercizi Spirituali sono lo strumento privilegiato per ogni cristiano e tanto più per noi sacerdoti con la loro bella esperienza di preghiera e cammino di discernimento della volontà di Dio, grazie ad una conoscenza forte di Dio, in un incontro personale e profondo con Cristo, che conduce a conoscere Dio Padre. Negli esercizi si sperimenta sempre la forza dello Spirito Santo che fa luce nella propria vita, dà la grazia per mettere ordine nelle relazioni. Indica la via per purificare il cuore, fa crescere nell’ attaccamento a Gesù Cristo e conforma sempre di più a Lui e ai suoi criteri per poterlo meglio servire e fare la sua volontà. Ecco perché gli Esercizi richiedono un clima di silenzio per favorire l’incontro con Dio nell’ascolto della sua Parola. Per questo negli anni scorsi ci si organizzava per viverli in una casa di preghiera o centro spirituale.
Quest’anno invece siamo rimasti ognuno a casa propria e nella mattinata dalle 9.00 alle 12.00, tramite la piattaforma Zoom ci siamo collegati al Vescovo Claudio che ha diretto i momenti di preghiera e a padre Innocenzo che ci ha guidato a riflettere sui primi capitoli del Vangelo di Giovanni. Nel pomeriggio ognuno di noi ha trovato tempo e modo per riflettere ed approfondire i temi riguardanti i primi capitoli del Vangelo di Giovanni. Oltre gli spunti di profonda esegesi, il monaco camaldolese ha affrontato temi attuali di teologia spirituale con una sensibilità prettamente patristica e di conseguenza ha illustrato il pensiero che tutta la Sacra Scrittura si trasforma nella persona del Signore Gesù ed necessario essere convinti di questo fino in fondo per poter cogliere il significato profondo della Sacra Scrittura. Non è un libro qualsiasi, è un libro che presta le parole al Signore medesimo. Origene avrebbe detto che le parole della Bibbia non sono altro che le parole d’amore che lo sposo, Gesù, scambia con la sposa, la Chiesa. La bibbia è “Voce divina, voce del Signore, voce del Vangelo: il Signore parla precisamente attraverso le parole della Sacra Scrittura. Non esistono altre parole di riferimento. La Scrittura è pertanto una persona viva”.
“Lo Spirito si muove dalle Scritture, parla attraverso le Scritture, lo Spirito effettivamente è presente nel libro delle Scritture. Affrontare il libro delle Scritture significa, quindi, lasciarsi illuminare dalla luce dello Spirito Santo che l’ha ispirate ed è presente in esse. Tutto ciò comporta una conseguenza molto semplice: tutti gli altri libri non possono essere messi alla pari con il Libro delle Sacre Scritture. Fossero anche scritti dai santi, sono semplici parole umane che non possono le Sacre Scritture. Fino a quando non saremo convinti di questa verità, sarà molto difficile fare la lectio divina. Se il libro della Bibbia è uno dei tanti libri che leggiamo, se lo leggiamo solo nel tempo libero dalle altre occupazioni che consideriamo importanti, non riusciremo mai a cogliere il significato profondo delle Sacre Scritture: non puoi servire due padroni: contemporaneamente perché, prima o poi, uno dei due avrà il sopravvento sull’altro”.
Benedetti sono stati questi cinque giorni utilizzati per fare silenzio, fuori e dentro di noi, immersi nella tranquillità delle nostre stanze quotidiane, utilissimi per approfondire l’esercizio del discernimento con la Parola di Dio attraverso lo stile dell’ascolto a distanza. In conclusione è stata un’esperienza ottima ed eccezionale quella di questi esercizi spirituali, magistralmente guidati dall’esperto padre Gargano, la cui perizia, più unica che rara ci ha condotto per mano nell’oceano sconfinato della lectio divina alla sequela di Cristo nel Vangelo di Giovanni e ci ha permesso di riscoprire apprezzare questo inesauribile tesoro tanto antico e sempre nuovo in grado di rinnovarci totalmente.