La sera di giovedì 23 febbraio 2023 – con un rito liturgico solenne e specifico – Sua Eccellenza Mons. GianCarlo Maria Bregantini ha ufficialmente annunziato e celebrato l’invio in missione di don Dindo Rejalde, sacerdote della Diocesi di Campobasso, quarto dei cinque presbiteri che, a tutt’oggi, sono stati formati nel Seminario Redemptoris Mater di Campobasso.
Fondato nel 2013 su espresso desiderio del Vescovo Mons. Bregantini, il Seminario Redemptoris Mater di Campobasso, numero 100 tra i 120 Redemptoris Mater del mondo, sta preparando al sacerdozio numerosi giovani (e anche qualche ex-giovane!) con la precisa consapevolezza, ripetutamente sottolineata dai fondatori del Cammino neocatecumenale, che la Chiesa ha bisogno di sacerdoti che siano santi, umili e missionari: la santità è frutto dell’intimità col Signore, l’umiltà esige una continua quotidiana conversione del cuore, la missionarietà si attua con la disponibilità all’evangelizzazione.
Considerando gli anni da lui trascorsi qui in Molise, sembra di poter affermare che il nostro amato don Dindo abbia veramente iniziato ad interpretare ed incarnare queste attese con sicura fedeltà.
Giunto a Campobasso nel 2013, già nel suo primo anno di formazione (ospite di una famiglia del Cammino neocatecumenale) ha colpito tutti col suo garbo, la sua semplicità, il suo rispetto assoluto delle persone e delle cose, ma soprattutto col suo impegno nella preghiera e la sua profonda spiritualità.
Quando poi il Seminario ha avuto una sua sede, provvisoria (per due anni in un appartamento in città), poi definitiva (presso il Convento della SS.ma Trinità in Sepino), don Dindo ha continuato a seguire il corso di studi filosofico-teologici a Benevento e tutto l’iter formativo con impegno costante, affrontando con umiltà e pazienza le varie tappe di un percorso lungo e non sempre agevole. Prima come diacono, poi da sacerdote (ordinato nel dicembre 2021), ha prestato fino ad oggi servizio in qualità di viceparroco presso la Parrocchia San Giovanni Bosco di Ferrazzano, confermando nei fedeli l’impressione di una sua grande fede, bontà, capacità di ascolto, spirito di preghiera e di servizio.
Durante il rito dell’invio, affiancavano e assistevano il Vescovo sia il Parroco della Parrocchia san Giovanni Bosco don Giacomo Piermarini che il Rettore del Seminario Redemptoris Mater di Campobasso don Nicola Dello Russo; erano presenti – oltre ai numerosi parrocchiani – gli altri sacerdoti del Cammino con i seminaristi di Sepino ed alcuni sacerdoti diocesani; poi i catechisti del Cammino neocatecumenale, incaricati dell’evangelizzazione in Molise e Campania Nord, con tanti fratelli delle Comunità del Molise.
Nel suo cordialissimo saluto a don Dindo, Sua Eccellenza gli ha rivolto parole di ringraziamento e di incoraggiamento, con un preciso riferimento alle letture del giorno e alla memoria di san Policarpo, vescovo e martire. Richiamando la disputa sulla data della Pasqua, che vide su due sponde diverse il Papa Sant’Aniceto e il Vescovo di Smirne san Policarpo, con l’opportuna mediazione di Sant’Ireneo di Lione, Mons. Bregantini ha voluto ricordare il gesto emblematico di Aniceto, che desiderò di cedere la presidenza della liturgia eucaristica a Policarpo: esempio di fraternità e di ecclesialità, di umiltà e di spirito costruttivo, al di là di ogni diversità di vedute. Nel racconto della morte di san Policarpo, poi, ha colto ed evidenziato la disponibilità al martirio che deve caratterizzare ogni missionario e l’ardente amore a Gesù Cristo, vera molla di ogni azione apostolica. Alle parole del Vescovo hanno fatto seguito i ringraziamenti dei parrocchiani di san Giovanni Bosco, catechisti e catechiste e responsabili delle iniziative parrocchiali, commossi di fronte alla partenza di don Dindo e grati per il suo esempio di umiltà, serenità, attaccamento al Signore.
Col regalo di una bellissima casula gli hanno voluto significare affetto e riconoscenza ed anche l’incoraggiamento a rivestirsi completamente del Signore (Induat te Dominus novum hominem, qui secundum Deum creatus est in justitia et sanctitate veritatis! Ti possa il Signore rivestire dell’uomo nuovo, che è stato creato da Dio in giustizia e santità – come recitava la liturgia dell’ammissione all’ordine sacro).
La missionarietà ora lo attende, aprendogli stimolanti prospettive di evangelizzazione proprio nella sua terra d’origine.
La Diocesi tutta ed il Cammino neocatecumenale sono riconoscenti a Sua Eccellenza Mons. Bregantini, che con l’invio di don Dindo ha anche aperto la strada della Missione per altri futuri sacerdoti non solo del Redemptoris Mater in Campobasso.
don Michele Bartolomeo Pellegrino