IL CAMMINO CON MARIA

IL MESE DI MAGGIO CON MARIA, IL FIORE PIÙ BELLO

Siamo a maggio, mese bello per la natura in fiore e ancor più bello perché dedicato a Maria, Madre di Gesù e Madre nostra, che per la sua intima partecipazione alla storia della Redenzione, interviene efficacemente per salvare tutti coloro che la invocano con fiducia ed umiltà. Maggio vuol dire Maria. Maggio vuol dire primavera, freschezza, fiori e luce. In ogni chiesa d’Italia, si comincia a preparare quello che per tutti è il mese dedicato alla Madonna. Lei, madre di Cristo, madre del genere umano tutto. Devozione e fede si incontrano in un accordo perfetto, armonioso. Fin dai primi secoli la Chiesa contempla Maria come la tota pulchra, la tutta bella, la madre della bellezza, perché ha dato corpo all’“autore della bellezza”, allo “splendore della luce eterna”. La liturgia applica a lei l’elogio alla sposa del Cantico dei Cantici: “Tutta bella sei… in te non c’è nessuna macchia”.

I padri e gli scrittori dell’Oriente colgono con particolare sensibilità il mistero della bellezza, della pienezza e dell’armonia che rifulge in Maria. S. Giovanni Damasceno chiama Maria “la tutta bella, totalmente vicina a Dio”. Nella pienezza dei tempi, avvenne la fioritura. L’unico fiore: Maria; un solo frutto: Gesù. Così l’umanità peccatrice fioriva in Maria, la tutta bella. Il popolo cristiano ha una particolare devozione alla Madre del Cielo, molti si rivolgono a lei con affetto e preghiere, e ci sono diversi motivi che spingono i cristiani a essere a Lei devoti: la sua speciale relazione con Gesù, il suo “sì” all’incarnazione, e la sua presenza ai piedi della croce sono esempi di totale affidamento a Dio. Essere devoti a lei significa affidarle le proprie preghiere e speranze, sapendo che lei prega per noi e con noi. Il popolo di Campobasso, devotissimo da sempre, alla Vergine del santuario del Monte, non ha mai trascurato, sfidando anche le intemperie a salire su quel luogo, che sa di cielo, quando ancora buio, per iniziare la giornata all’ombra delle ali della Bella Signora. “Veniamo a maggio, sul tuo bel monte, la tua campana sempre ci chiama, ogni mattino al primo sole saremo qui ai tuoi piedi a pregar”.

Sono queste le parole del canto che spesso il popolo innalza a Maria tra le lacrime di tutti i volti per rivolgere a Lei, la Castellana, le molteplici preghiere e grazie di ogni sorta.

Quanti, nonostante la fatica, non indugiano a salire verso quel Monte, a piedi, circondati dal verde, in quel silenzio di pace, spezzato dolcemente dal garrito delle rondini o dalla voce di chi prega sgranando tra le dita la corona del rosario.

La devozione verso la Vergine Maria è un elemento fondamentale nella vita dei cattolici, che riconoscono in Lei la Madre di Dio e un modello di fede e umiltà. Oggi che i valori di un tempo sembrano stiano tutti affondando e poiché stiamo vivendo stagioni crepuscolari, diventa urgente riconciliarci con Dio, con noi stessi, con i fratelli, col mondo intero, liberando il nostro spirito rozzo chiedendo a Maria, la donna bellissima, di ridonare a questa umanità un cuore di nuovo puro, capace di amare, di cantare la gioia, capace di sentire ancora una volta il desiderio del Cielo. Maria è colei che ci evangelizza nel suo Magnificat assicurandoci che i nostri vuoti saranno trasformati in favori, i nostri dolori in gioie, la fame degli affamati sarà saziata, i caduti saranno sollevati e gli umili saranno esaltati.

Da Maria impariamo a vivere una fede senza limiti né ostacoli. Se c’è qualcuno che può affermare che per il nostro Dio non esistono impossibilità, è proprio lei.

L’ammirazione per la bellezza di Maria non cesserà mai nella storia, come Lei stessa ha detto nel suo Magnificat: “Tutte le generazioni mi chiameranno beata”.

È lo spirito della Vergine del Magnificat che deve animare le persone oggi, lo spirito di riconoscenza, di stupore, di contemplazione, di umile servizio, di fiducia coraggiosa, di profezia e di speranza.

Continuiamo ad avere bisogno della presenza di Maria, con la parola e con il silenzio, a sentire la speranza piena, la fede inesauribile, la pace nelle avversità, il soprannaturale della vita.

Pina Spicciato o.v.