Forse l’inizio di questo articolo vi ricorderà la celebre poesia di Totò “A livella” perché ho scelto di parlare di Fossalto domenica mattina, mentre camminavo tra le tombe ben curate del cimitero di Castropignano e mi sono imbattuta in una lapide funeraria che spiccava per la sua semplicità e per l’incisione: “Eugenio Cirese, Poeta del Molise”.
La scoperta mi ha riempito di emozione e curiosità. Cirese, nato a Fossalto nel 1884, è stato un poeta che ha saputo catturare l’essenza della vita rurale molisana con una sensibilità unica ed ha trasformato i paesaggi, i personaggi, le tradizioni del luogo in versi che continueranno a risuonare attraverso i secoli.
Egli è stato tra l’altro l’autore del famoso sussidiario “Gente Buona” (a cui si ispira il titolo di questo articolo) che è stato adottato per lunghi anni nelle scuole elementari statali e che ha formato generazioni di uomini e donne fino a dopo il secondo conflitto mondiale.
La recente scoperta mi ha portata a voler visitare il paese natale del poeta, che raggiungo percorrendo il Fondo Valle Biferno.
Fossalto, situato in provincia di Campobasso, è un borgo che risale al periodo medioevale, caratterizzato da strade strette e tortuose, case in pietra e scorci pittoreschi che raccontano di un tempo passato.
Anticamente chiamato Fossaceca, acquisì il nome attuale nel 1862. Il centro storico si sviluppa attorno al palazzo baronale e alla chiesa di Santa Maria Assunta e Sant’ Antonio di Padova.
La parte più nuova, invece, si snoda lungo il corso principale e la strada provinciale Garibaldi. L’ingresso del paese accoglie il visitatore con bici colorate ed una panchina gigante.
EVENTI E TRADIZIONI
Fossalto è un luogo dove le tradizioni sono ancora fortemente sentite e celebrate. Tra gli eventi più caratteristici ricordiamo “la Pagliara Maje maje” che va in scena tutti gli anni il primo maggio e che indica la rinascita della Primavera. In questa occasione un volontario indossa un cono addobbato con fiori e piante con in cima una croce anch’essa ornata da piante e fiori.
L’uomo che indossa la composizione floreale del peso di circa 50 Kg gira per le strade del borgo salutato dagli abitanti con secchiate d’acqua che servono per scongiurare il rischio della siccità e auguri di un raccolto abbondante, il tutto accompagnato dal suono della scupina un’antenata della zampogna.
Terminato il giro, la Pagliara viene collocata in piazza, davanti alla casa del parroco: la croce viene staccata dalla sommità e consegnata al sindaco, mentre il cono viene deposto nell’orto del prete. Subito dopo si distribuisce a tutti i presenti la “lessima” zuppa tipica di legumi, formaggio, pane e fave fresche.
Altri piatti tipici del paese sono: la “pizza e grandinje”, pizza di granone con verdura e le “scurpelle” pasta lavorata a mano e fritta. L’eccellenza gastronomica di Fossalto è considerata la famosa pasticceria e gelateria che richiama golosi da tutto il Molise.
Fossalto è un borgo che incanta con la sua bellezza discreta e la sua atmosfera autentica. La sua storia, le sue tradizioni e il legame con la poesia di Eugenio Cirese rendono questo luogo una destinazione speciale per chi desidera scoprire il cuore del Molise. Visitare questo paese significa immergersi in un mondo dove il tempo sembra essersi fermato, permettendo di riscoprire il valore delle piccole cose e l’importanza delle radici culturali, tra paesaggi incantevoli e antiche tradizioni.
Francesca Valente