LA FESTA DELLA MADONNA DEL CARMELO A BUSSO

LA PREGHIERA, STRUMENTO FONDAMENTALE PER UNA RELAZIONE COSTANTE CON DIO

Nel pomeriggio del sedici luglio, alla tradizionale festa della Madonna del Carmelo festeggiata dal paese di Busso da anni con grande devozione, Monsignor Biagio Colaianni ha incontrato la comunità dei bussesi per la prima volta nella chiesa di San Lorenzo Martire.  Ad aspettarlo tantissime persone, oltre ai parroci Don Giovanni e Don Dario e all’Amministrazione Comunale.

Nel saluto iniziale del sindaco Michele Palmieri subito si è entrati nei temi caldi che interessano i nostri paesi da anni, come lo spopolamento, la mancanza di lavoro, la fuga dei ragazzi in città più grandi. Nonostante ciò, il nostro pastore ha voluto immediatamente dare una risposta a queste problematiche con concretezza e fede.

Nelle sue parole ha incoraggiato, infatti, tutti a non scoraggiarsi mai dicendo: “la forza a queste problematiche siete proprio voi bussesi, pronti a non arrendervi davanti alle varie difficoltà e pronti a credere nella forza del vostro territorio e delle vostre risorse, abbandonandovi anche alla creatività dello Spirito Santo”.  Durante l’omelia sono stati ripresi questi temi e, grazie agli spunti della Sacra Scrittura letta durante la Santa Messa, sua Eccellenza ha sottolineato come Elia sul Monte Carmelo pregava con insistenza per far scendere la pioggia, che è riuscito a scorgere dietro la comparsa di una piccola nuvoletta. La preghiera, dunque, è uno strumento fondamentale per una relazione costante con Dio, che aiuta poi a vivere una sana relazione con se stessi e gli altri; ma è anche un modo per non scoraggiarsi dinanzi alle difficoltà di questi tempi e per cambiare prospettiva nell’affrontare i problemi di tutti i giorni, non con rassegnazione ma con forza e fiducia nell’aiuto divino. Nella preghiera importante è anche la guida della Madonna del Carmelo, capace di trasformare in giardino i deserti del nostro vivere.

La parola Carmelo nella sua accezione di “giardino”, spiega Monsignor Colaianni, apre orizzonti di speranza nei confronti del deserto che ognuno di noi può vivere nella propria famiglia, nell’ambiente di lavoro o nella Comunità. Ma la Mamma del Cielo, che è rimasta sotto la Croce, accompagnerà anche noi attraverso questi deserti, aiutandoci a trasformarli in giardini e accompagnandoci verso il Nostro Signore. Mai, infatti, fare l’errore di scindere la devozione nei confronti della Madonna dalla prospettiva che è la Mamma che ci guida verso suo Figlio Gesù.  Una devozione fine a se stessa senza questo orizzonte, seppur bella e popolare, lascia l’amaro in bocca alla fine della festa, sottolinea sua Eccellenza, perché non ci permette di scorgere l’importante ruolo della Madonna e  di assaporare quanto sia bello  ed “efficace” camminare insieme ad una Mamma e non da soli verso nostro Signore Gesù Cristo.

Alla fine della Santa Messa, grande è stato l’entusiasmo di tutta la Comunità di Busso di aver potuto accogliere nel proprio paese il vescovo Colaianni, che con le sue parole di speranza ha incoraggiato tutti noi ad andare avanti nel nostro cammino verso orizzonti di eternità.

Francesca Ricciardi