La Chiesa ha un nuovo sacerdote: Emmanuel. è un giovane nigeriano di trentacinque anni, che ha tre sorelle. Vive in Italia da diversi anni ed è un ragazzo gioioso, socievole, dinamico e curioso.
Racconta di aver sentito la chiamata di Dio fin da giovanissimo, e ha risposto con fiducia, iniziando così il suo cammino vocazionale. Un cammino non facile, pieno di difficoltà e ostacoli, ma un percorso in cui ha sempre avvertito la presenza costante di Dio, che lo ha amato e protetto come un padre. Gli anni che lo hanno preceduto nella sua ordinazione sacerdotale lo hanno forgiato e formato: le difficoltà, gli incontri, le persone che ha incontrato e gli studi fatti hanno confermato la sua vocazione.
Il giorno 8 febbraio 2025, l’Arcivescovo Biagio Colaianni ha ordinato Emmanuel sacerdote. Durante la cerimonia, ha imposto le mani su di lui, ungendole con l’olio consacrato e profumato, presentandolo ufficialmente a tutti i fedeli.
Don Emmanuel ha finalmente coronato il suo sogno. Ha gioito insieme al Vescovo, ai sacerdoti presenti, ai suoi amici di seminario, ai suoi formatori e a tante altre persone che hanno già percorso un tratto di strada insieme a lui.
Don Emmanuel ha studiato al Seminario di Capodimonte di Napoli, dove ha condiviso il percorso con altri giovani, seguendo l’accompagnamento del Rettore e degli altri formatori. Ha vissuto un periodo di vita comunitaria presso il Santuario della Libera di Cercemaggiore, dove è stato ordinato diacono, e ha trascorso un breve periodo nella parrocchia di San Giorgio Martire a Petrella Tifernina.
Durante la celebrazione, che ha avuto luogo nella Cattedrale della Santissima Trinità di Campobasso, il Vescovo ha rivolto parole profonde e accorate a Emmanuel, ispirate dalla Liturgia della Parola. Il Vangelo scelto per sigillare l’ordinazione racconta dell’incontro tra Gesù e i pescatori Simone, Giacomo e Giovanni, descrivendo come questi, dopo una notte senza pesca, raccontano a Gesù la loro frustrazione. Ma Gesù dà loro un ordine preciso: «Prendi il largo e gettate le vostre reti per la pesca». L’atteggiamento dei pescatori è quello di chi si fida completamente, e «vennero, riempirono tutte e due le barche fino a farle quasi affondare».
Gesù non delude mai. Il Vescovo ha ricordato a Emmanuel di fondare la sua vita e la sua vocazione proprio su questa Parola che Dio gli ha regalato, in un giorno così unico: «Non temere; d’ora in poi sarai pescatore di uomini». E così, dopo aver tirato le barche a terra, i pescatori lasciarono tutto e seguirono Gesù.
Con il suo «sì» a Cristo e alla Chiesa, Don Emmanuel consacra la sua vita al ministero sacerdotale. Il Vescovo lo ha incoraggiato a vivere il suo ministero nell’umiltà, sempre ancorato a Cristo e alla Chiesa.
La celebrazione è stata solenne, con un rito semplice, ma prezioso e curato in ogni dettaglio. Uno dei momenti più significativi è stato quello della vestizione, quando Don Emmanuel è stato rivestito dei paramenti sacerdotali. Gli altri sacerdoti hanno avuto l’onore di aiutarlo a indossare i simboli del suo nuovo ruolo. In particolare, è stato Don Domenico Di Franco, il prete che lo ha accolto e custodito nella sua parrocchia durante i mesi che hanno preceduto l’ordinazione, a vestirlo per primo. Un gesto carico di affetto e di significato, che segna un passaggio importante nella sua vita e nella sua vocazione.
L’assemblea, composta da una comunità di persone raccolte nell’ascolto e nella preghiera, ha vissuto il momento con grande partecipazione. Il coro ha intonato canti solenni, accompagnando l’intera celebrazione con un’atmosfera spirituale unica. Ogni partecipante ha ricevuto la grazia di quel momento speciale.
I sacerdoti presenti, raccolti sul presbiterio, hanno imposto le mani su Don Emmanuel, abbracciandolo e accogliendolo tra loro con grande affetto. Tra il pubblico erano presenti anche alcuni amici di Emmanuel, compaesani con cui aveva condiviso il suo percorso di studi e formazione, e l’emozione era palpabile.
Purtroppo, i familiari di Don Emmanuel non sono riusciti a essere presenti alla cerimonia a causa di difficoltà burocratiche, ma grazie alla tecnologia una diretta streaming ha permesso loro di seguire l’intera celebrazione dalla Nigeria.
Al termine dell’ordinazione, Don Emmanuel ha voluto esprimere il suo più sentito «GRAZIE».
L’elenco delle persone da ringraziare è stato lungo, come ha affermato lui stesso, poiché la sua gratitudine è immensa, a cominciare da Dio, ma anche a tutte le persone che lo hanno accompagnato e custodito lungo il suo cammino.
L’emozione di Don Emmanuel è stata tangibile e sincera, e il suo spirito di gratitudine è profondo. Nonostante la lontananza dalla sua terra natale, si è sentito accolto e benvoluto da molte persone, che lo hanno fatto sentire a casa.
Grazie, Don Emmanuel, per il tuo «sì» a Dio e alla Chiesa.
Buon cammino!
Luana Razzante