Il logo della Conferenza Episcopale Abruzzese e Molisana presenta il colore verde come prevalente in riferimento all’ambiente, alla natura, montana e marina, vero patrimonio delle due regioni comprese nella circoscrizione ecclesiastica.
Negli ultimi vent’anni numerosi sono stati gli appelli degli Arcivescovi e Vescovi di Abruzzo e Molise che più volte hanno alzato la loro voce in difesa del Creato, del territorio spesso minacciato e deturpato (es.: trivelllazioni nel Mare Adriatico, discarica di Bussi ecc.).
Non ultimo il riferimento all’enciclica di Papa Francesco Laudato si’ sulla cura della Casa comune. Proprio il Sommo Pontefice ha ricordato nella sua ultima enciclica che “Noi non siamo Dio. La terra ci precede e ci è stata data” (LS 67). Gli uomini, invece, dimentichi di questo hanno stravolto gli equilibri della natura. Infatti afferma ancora il Papa: “La terra, nostra casa, sembra trasformarsi sempre più in un immenso deposito di immondizia” (LS. 21).
Inoltre il verde, nelle varie tonalità, richiama la presenza, nelle due regioni del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise oltre numerose altre riserve naturali.
Infine, è uno dei tre colori della bandiera dell’Abruzzo spesso definita “regione verde d’Europa”.
La stella ad otto punte è il simbolo di Maria e della Chiesa di cui Maria è Madre e Modello, su cui è avvenuta l’effusione dello Spirito Santo. E’ molto forte la devozione mariana sia in Abruzzo che in Molise. E’, inoltre, un richiamo alla regione Molise che ha Maria come co-Patrona e presenta, nella sua bandiera, appunto, una stella ad otto punte.
Le linee curve rievocano le montagne e le colline del territorio regionale; su di esse si erge la Croce gloriosa e trionfante che è la manifestazione più grande e più estrema della tenerezza di Dio, come pure della vittoria sul peccato e sulla morte.
Il bianco, infine rimanda al Gran Sasso d’Italia, la vetta più alta dell’Appennino italiano e al Monte Miletto, la vetta più alta dell’Appennino sannita.