È stato inaugurato il 2o febbraio a Chieti l’anno giudiziario del Tribunale Ecclesiastico abruzzese-molisano (Teram). Il Tribunale, organismo della Conferenza episcopale regionale (Ceam), raggruppa dieci delle undici diocesi (l’arcidiocesi di Pescara-Penne ha un proprio Tribunale) della circoscrizione ecclesiastica abruzzese e molisana.
“Circa l’analisi sullo stato della giustizia nel nostro Tribunale regionale abruzzese-molisano – ha detto il vicario giudiziale, don Antonio De Grandis, durante l’inagurazione – mi preme sottolineare che i dati statistici evidenziano una sostanziale conferma del numero delle cause ordinarie e un incremento di quelle brevi, nonostante il distacco dal Tribunale dell’arcidiocesi di Pescara-Penne”.
“Altro spunto di riflessione – ha aggiunto – sono i motivi di nullità matrimoniale, che ormai, da anni, conta un aumento delle problematiche psichiche. Ben 124 cause, infatti, sono state trattate per ‘grave difetto di discrezione di giudizio’, per ‘immaturità psicoaffettiva’ e per ‘incapacità ad assumere gli oneri matrimoniali essenziali’” .
Particolare attenzione è stata prestata nel favorire la prossimità tra i fedeli e le strutture giudiziarie e la celerità dei processi. “Infatti – ha ricordato De Grandis – si è raggiunto l’obiettivo di ridurre a circa un anno la durata media dei processi ordinari per le cause di simulazione del consenso non contenziose e a un anno e mezzo la durata media delle cause con perizia”.
Inoltre, nel Tribunale regionale abruzzese-molisano, “circa il profilo della gratuità, particolare attenzione è stata rivolta ai fedeli indigenti che possono adire al processo con la riduzione o l’esenzione delle spese, nel rispetto del reale bisogno dei singoli, certificato dall’Isee familiare”. “Nel 2018 – ha concluso il vicario giudiziale – i gratuiti patrocini si sono attestati al 32% del totale delle cause”.
L’inaugurazione dell’anno giudiziario è avvenuta alla presenza del Moderatore del Tribunale regionale, mons. Bruno Forte, arcivescovo di Chieti-Vasto e Presidente della CEAM, e di mons. Filippo Iannone, Presidente del Pontifico Consiglio per i testi legislativi.