Sul sito già dal XIV secolo occupato da una piccola chiesa intitolata a Sant’Egidio, è attestata sin dal Seicento l’esistenza di una tempio dedicato a San Domenico. La struttura dell’attuale edificio sacro, però, risale solo alla fine del XIX secolo – inizi del XX (i lavori iniziarono nel 1865), periodo in cui fu demolita la vecchia costruzione ed iniziata e quasi del tutto eretta la nuova. A causa di problemi economici e strutturali, nel 1902 fu smantellata buona parte della cupola e fu quindi risistemata e nuovamente decorata ed i lavori di realizzazione subirono di conseguenza dei rallentamenti. Subì gravi danni nel sisma del 1984 e fu conseguentemente restaurata. Oggi è chiusa al ulto per danni subiti nel terremto del 2009. Nel santuario non sono visibili tracce delle precedenti fasi costruttive, ad eccezione del portale laterale risalente al XVIII secolo.
La festa del Santo titolare, per lungo tempo tenutasi il 1° giovedì di maggio, è stata da qualche anno fissata al 1° giorno del mese. Migliaia sono i pellegrini, curiosi o anche studiosi che visitano il santuario in questa occasione, attratti dalla particolare processione in cui la statua di san Domenico viene adornata con serpenti a scopo propiziatorio. (Il simulacro è temporaneamente conservato presso la chiesa della Madonna delle Grazie, da cui attualmente parte la processione).